Unione Nazionale Pro Loco d’Italia Comitato UNPLI ANCONA
Prenota un Tour, una guida
o chiedi info sul territorio,
su cosa vedere o degustare
La piccola, piccola Polverigi
sorge su colli di lievi pendici
Non fu nota pel tirare l'aratro,
ma bensì per l'Arte che fa InTeatro
Notte delle Streghe
L a Pace di Polverigi
Il Gioco dell'Oste
Polverigi
la storia
Polverigi è un piccolo borgo fortificato sulle colline dell’entroterra della Riviera del Conero, fra dolci pendii che scendono in un’ampia vallata, tappa fondamentali tra i borghi sulla strada della Terra dei Castelli.
Anticamente chiamato Polvericci, era meta designata dagli eremiti e ancora oggi nel paese regna un particolare clima di calma e serenità con molti itinerari ciclopedonali naturalistici, che si snodano attraversando anche le antiche fonti del Bagno, della Ciuccia e della Perna.
Nel 1202 Polverigi fu teatro del stipulato un importante Patto di Pace (Pace di Polverigi), che segnò la fine dell’Alto Medioevo e del potere imperiale e l’inizio dell’età dei Comuni, sotto l’egida della Chiesa.
A quel tempo, la Marca di Ancona era governata da Marqualdo d’Anweiler, personaggio tirannico, più dedito alle razzie che al governo del territorio.
I comuni, che aspiravano a liberarsi dalla sudditanza all’Impero, lo costrinsero a pacificarsi col Papa e ad uscire definitivamente dalla scena marchigiana, per poi dividersi a loro volta in due fazioni per questioni territoriali.
Stato di cose che non poteva piacere al Papa, che mise in atto una politica di pacificazione, conclusasi col trattato di pace firmato nel castello di Polverigi il 18 gennaio 1202.
Eventi
Luoghi da visitare
> Il “Roccolo”
Il cuore di Polverigi è l'antico castello, risalente al 1198: rimangono le mura, oggi conosciute come “Roccolo” per la forma circolare, ora sede comunale.
> Casa Cappella
Originariamente di proprietà di Monsignor Giamagli: tutte le stanze della casa di stile liberty sono affrescate su pareti e soffitti e nella vecchia torre è presente ancora il pavimento originale e un affresco che raffigura Napoleone Bonaparte a Portonovo.
> Villa Nappi
Percorrendo lunghi viali alberati, si giunge ai due ingressi monumentali neoclassici, che conducono all'interno dell'ampio complesso che costituisce Villa Nappi, dimora storica circondata da uno stupendo parco con giardino all’italiana.
Villa Nappi sorge sui resti di uno dei più antichi monasteri agostiniani, poi venduto dai francesi a una nobile famiglia locale, i Nappi appunto, che l’hanno trasformata in elegante dimora con giardini all’italiana. Oggi Villa Nappi si è trasformata in una vera e propria casa degli artisti: è sede dell’Associazione InTeatro, che ogni anno, da oltre 40 anni, organizza il Festival Internazionale del Teatro Contemporaneo.
A Villa Nappi è anche conservato un vasto patrimonio audio, video e cartaceo nell’Archivio del Teatro e della Danza Contemporanei. A Villa Nappi è anche possibile pernottare, disponibili 11 camere a tema.
Durante l’anno ospita diversi avvenimenti culturali, spettacoli, rappresentazioni teatrali e folcloristici Promossi dal comune con la Pro Loco (Serate Sotto le Stelle, Opera Lirica, Oscar Delle stelle, Pizzagustando Festival della Pizza d’Autore) e le altre associazioni locali.
> Patrimonio artistico di Polverigi
Molte opere, per lo più pittoriche, distribuite su sei secoli e distribuite in quattro siti, fanno parte del patrimonio artistico di Polverigi.
Nella sala consiliare del Comune si trova un affresco della metà del XV secolo di Giovanni Antonio da Pesaro: una singolarissima Crocifissione, le cui caratteristiche sono uniche nell'Italia peninsulare.
Nella Chiesa Parrocchiale, 10 dipinti: il più pregevole è una Deposizione nel sepolcro di Ercole Ramazzani, ottimo pittore marchigiano post conciliare allievo di Lorenzo Lotto. Vi sono poi un dipinto di Ernst Van Schaych, una pala d’altare di Giuseppe Cherubini, una tempera di Giuseppe Caprari, quattro tele anonime di buona fattura ed un Crocifisso Processionale. A breve sarà esposto il disegno preparatorio della Deposizione, acquisito al patrimonio artistico cittadino dalla Mediateca Giamagli.
Alla Chiesa del SS. Sacramento, 16 opere: vi si trovano i dipinti di Giuliano Presutti, Antonio Liberi da Faenza, Ernst van Schaych, Domenico Simonetti, Domenico Peruzzini, Francesco Podesti, Giuseppe Caprari, una tavola di scuola del Barocci, un affresco del xv sec., 2 tele anonime, un paliotto del Paltrinieri ed un organo ligneo di Venanzio Fedeli. La chiesa è inoltre ricca di un impianto decorativo in arte povera composto da tre strati di affreschi sovrapposti.
Nella Chiesa di San Giuseppe di Rustico tre buone tele di maniera e barocche di autori anonimi.
Imperia Bella
Siamo famosi...
siam tutti qua!
Tipicità
La cucina di Polverigi è varia, fantasiosa, strettamente legata ai prodotti agricoli locali e conserva una sua peculiarità inconfondibile dovuta all'accostamento di ingredienti, per lo più poveri, apparentemente inconciliabili per gusto e sapore ma che danno vita a piatti straordinari come quelli riportati qui sotto.
Questi vivono di varianti legate alle interpretazioni delle “vergare” che le hanno apprese dalle loro madri o nonne e risalgono alle tradizioni della famiglia.
Ricette non reinterpretate dalla ristorazione tendente ad adeguarle ai gusti odierni, ma ancora le stesse che si possono gustare in campagna, nelle varie manifestazioni locali di grande successo.
Vincisgrassi
Coniglio in Porchetta
Porchetta
Salumi tradizionali
Ciambellone
Il Ciambello'
Arte e Artigianato:
Segnaliamo l’opera nelle loro botteghe artigiane degli Artisti locali: Vittorio Paesani, Silvano Turbanti e Catia Canali, storici animatori del folclore per la lavorazione del Ferro e della carta pesta con la realizzazione delle scenografie degli eventi più significativi.
Ed infine, Amleto Duranti, con l'eccellenza delle sue tarsie in legno e di una serie di opere che si rifanno ai Macchiaioli.